Dattilo
disegnato da Aldo Novarese nel 1972
“Moderna interpretazione di un egiziano, disegnato ad aste filiformi senza contrasto, il minuscolo è stato alzato a confronto del maiuscolo per ottenere maggior compattezza nella lettura sobria e distintamente geometrica”.
Come altri prima di lui, Novarese formula una classificazione dei caratteri suddividendoli in dieci famiglie, tra cui figurano gli egiziani: graziato e dallo spessore carico, l’egiziano, o slab serif, nasce alla fine dell’Ottocento ed è perfetto per l’advertising, che proprio in quel frangente inizia a svilupparsi. Dalla stessa matrice viene progettato Dattilo: una rivisitazione del classico typewriter in chiave contemporanea, in linea con il crescente successo dei moderni sans serif senza tradirne l’originale eleganza.
“Leggerissimo”, cita la campagna pubblicitaria di Armando Testa pensata per celebrare l’uscita del nuovo carattere: sofisticato e innovativo, viene distribuito nel 1972 declinato in tre diverse versioni, neretto, chiarissimo e nerissimo, conseguendo un immediato successo di pubblico. Dal 1973, Reber ottiene in esclusiva i diritti di produzione da Nebiolo, acquisendone successivamente la commercializzazione.
50 anni dopo la sua creazione, Dattilo ritorna in versione digitale in tutti i pesi originariamente previsti: la sua innata raffinatezza si combina con una modernità che non accenna a tramontare.